lunedì 18 luglio 2011

Il rituale magico del Fuoco: inverosimile o accade incredibilmente con Il Custode del Fuoco?

La cosiddetta “adorazione del fuoco” di solito non è altro che un delicato eufemismo per definire il rispetto mistico del sesso, vi sono state diverse religioni che hanno venerato il fuoco come simbolo della divinità. Un esempio sono le fiamme eterne custodite dalla vergini vestali dell'antica Roma. Sebbene il significato religioso del fuoco sia stato ormai dimenticato dalla maggior parte di noi, esso è ancora testimoniato su molti degli altari delle principali religioni del mondo: in ogni altare Cattolico ed in ogni Chiesa è possibile vedere candele accese per enfatizzare le cerimonie ed i sacramenti.



I rituali magici legati al fuoco comprendevano spesso l'atto di ardere un'immagine, un'erba o un altro oggetto infiammabile, oppure comprendevano l'utilizzo di candele. Erano rituali praticati dai pagani solitamente vicino a focolari o comunque accanto a fuochi accesi in radure o nei boschi o nei pressi della fiamma di una singola candela.

Con Il Custode del Fuoco oggi sai che, le Sacerdotesse Sciamane, ancora oggi professano questa religione in maniera solitaria, oppure in compagnia, considerano il fuoco un elemento maschile  che governa il sud.
Il suo colore è il rosso, la stagione ad esso legata è l'estate e può essere interiore ad un corpo o esteriore, cioè può agire contemporaneamente sia all'interno che all'esterno di un corpo, così come la Terra riceve contemporaneamente gli effetti del fuoco interiore (gli umori magmatici) e di quello esteriore, cioè l'energia solare.

Questa concezione è tanto tradizionale da ricorrere in quasi ogni cultura;
Il fuoco elementare viene a volte identificato con il Cielo, che contiene in grande quantità lo Spirito dell'universo che Il Custode del Fuoco sa come gestire.

La vita stessa, non sarebbe altro che un flusso di fuoco naturale all'interno dell'organismo e tale concezione era trasversalmente riconosciuta anche dal Cristianesimo che proprio tramite il fuoco, cioè con condanna al rogo, tentava di purificare gli eretici e chi veniva considerato colpevole di stregoneria, di modo che il male che li possedeva potesse essere estinto dal fuoco purificatore del rogo.

Intorno al 21 giugno, anche in Valvestino, il sole celebra il suo trionfo, in quello che è il giorno più lungo dell'anno, ma che allo stesso tempo, rappresenta l'inizio del suo declino.
Infatti, dopo il Solstizio d'Estate, le giornate iniziano lentamente ma inesorabilmente ad accorciarsi fino al solstizio d'inverno, in quella che è la fase "calante" dell'anno.
Solstizio deriva dal latino solstat, "il sole si ferma", e, infatti, pare quasi che il sole indugi un po' in questa posizione prima di riprendere il suo cammino discendente. Il sole raggiunge la sua massima declinazione positiva rispetto all'equatore celeste, per poi riprendere il cammino inverso:
attraverso l'Istituto di Ricerche COSMOS di Gigi Capriolo, io, Angelo Mangiapane, ho imparato che questo giorno è rappresentato dalla festa di LITHA, è con Litha che si festeggia la forza del Sole.

Valvestino - Litha 2009
La sacra unione del maschile (rosso)  con la sposa bianca e la sposa nera (luce e oscurità)

Nella celebrazione del Solstizio d'Estate è uso onorare sia il Dio che la Dea, la figura femminile che rappresenta la Dea, L’Oscura Signora, non combatte, non si schiera e non soccombe ma costituisce un perno immobile tra due figure, la luce e l'oscurità, in modo che possano regnare in equilibrio tra loro.

Persefone è l'incarnazione della natura duplice femminile: rapita da Ade, il Dio dell'Oltretomba, viene poi parzialmente liberata per intercessione di Zeus. Da allora ella trascorre sei mesi alla luce e sei mesi nell'ombra ed ha dato origine all'avvicendarsi delle stagioni: quando esce dall'oltretomba tutta la natura rinasce e fiorisce poichè arriva la primavera e poi l'estate; quando ridiscende tutta la natura pare morire insieme a lei, arriva l'autunno e poi l'inverno.


La chiesa ha trasformato questa festa nel giorno di San Giovanni Battista (24 giugno).

Il fuoco, la forza del Sole, viene simboleggiata dal falò, simbolo solare: accenderlo significa rafforzare l'energia dell'astro che d'ora in avanti va declinando.

E' il tempo in cui possiamo ricevere il massimo della potenza solare: la mistica forza che unisce cielo e terra è ora più forte.

Questa verità era conosciuta dagli antichi popoli che pare fossero a conoscenza del fatto che le "ley lines", le misteriose linee energetiche che solcano la superficie terrestre aumentano la loro carica energetica tramite la potenza solare. Anche monumenti come menhir, dolmen e cerchi di pietre erano forse focalizzatori artificiali del sistema energetico terrestre.

Non a caso la cerimonia del Solstizio d'Estate è la festa più elaborata e più famosa compiuta dai moderni ordini druidici, che la celebrano ogni anno appunto a Stonehenge.
In Valvestino io, Angelo Mangiapane, in questa data ho partecipato, insieme a Carla G. Colotti, e in compagnia di amici, al rito della festa di Litha del solstizio d'estate.

Con Gigi Capriolo dell'Istituto di Ricerche COSMOS, come nell’antica tradizione, abbiamo raccolto piante aromatiche da bruciare sul falò solstiziale, piante che danno poco fumo e hanno un buon aroma, come timo, ruta, maggiorana. È comune credenza che moltissime piante raccolte in quest'epoca abbiano poteri quasi miracolosi.
Si ritene in particolare che l'energia solare si raccoglie in fiori come la calendula o l'iperico, la miracolosa "erba di San Giovanni".

Nelle celebrazioni solstiziali si fa uso di acqua, l'acqua è rappresentata dalla rugiada o "guazza di San Giovanni", cui sono attribuiti poteri miracolosi: fare ricrescere i capelli, ringiovanire la pelle o addirittura propiziare la fertilità. Si dice che non era raro che molte giovani donne si bagnassero nude nei prati con la magica rugiada la notte di San Giovanni. Si pensa che la Natura, al massimo del suo rigoglio, favorisce tutto ciò che riguarda l'amore e la fertilità.

Dai una occhiata subito ai video qui sotto, realizzati da Angelo Mangiapane e Carla G. Colotti del blog Il Custode del Fuoco in compagnia de l’Oscura Signora.

Guarda è una storia vera, so che non vedi l’ora, e allora fallo, assaggia i video, perché quello che vuoi  è goderti questi video.

Ho partecipato al rito della festa di Litha del solstizio d'estate



LITHA - Premiazione foto


LITHA - Due passi nel bosco


Video realizzati da Il Custode del Fuoco e da L’Oscura Signora

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