domenica 24 marzo 2013

Quando la Terra ha chiesto il mio sangue...


Donna, 
Tu appartieni alla notte.

Hai il sangue sulle cosce e stelle nei capelli. 
Odori di fertile terreno argilloso. 

il tuo seno da la vita, 
il tuo sesso è una scuola di mistero 
che porta al Santo dei Santi. 

Volgi i tuoi occhi verso l'interno, 
utilizza la visione dei gufi per vedere da dove vieni. 

Scorri sotto la superficie, 
e riempiti. 

Fai un matrimonio con la luna. 

Divorzio dai falsi miti dell'intelletto e della ragione. 

Trova il significato nei sogni e nei segreti del corpo. 

Non seguire nessuna autorità, 
ma la tua vera natura. 

Esprimi il fuoco sacro e getta su di esso tutto quello che usi per farti del male.

Fai accendere la vergogna.

Lascia che la tua danza divenga selvaggia,
la tua voce divenga sincera. 

Ungiti il cuore del tuo essere ciclica. 

Trova il senso, 
sei la tua iniziazione. 

(Aisha Wolfe)


Oggi ti voglio raccontare di quando la Terra ha chiesto il mio sangue...

Ogni volta mi stupisco di scoprire quanto sia FORTE la mia connessione con la Terra, ogni volta mi VERGOGNO di quello che mi accade e lo racconto solo a pochi intimi, poi a distanza di tempo scopro che ciò che ho vissuto nella mia intimità è un antico rituale da Sacerdotessa...scorci di una vita che affiora in me prepotentemente e vuole essere portata alla luce.



...è la notte fra il 30 e il 31 ottobre 2011 ed ho condotto da poche ore la celebrazione di Sammahin in Valvestino intitolata "La Danza della Spirale ovvero la discesa agli inferi di Inanna", un viaggio simbolico oltre la soglia dell'altrove dove simbolicamente ognuno di noi muore varcando i confini di tempo e spazio per incontrare Ereshkigal, la Signora dell'Oltretomba con il suo messaggio personale.

Mi sento parecchio provata, la cerimonia è stata molto intensa, e durante la cena ho avuto modo di scambiare due chiacchiere con l'amica Carolina su come sta andando la mia vita in particolare l'aspetto lavorativo poiché da poco meno di un anno ho chiuso la mia attività in proprio (la cosa mi brucia ancora parecchio e mi scappano due lacrime) con uno strascico economico, oltreché emotivo, per me pesante; all'economico sto facendo fronte con due lavori, all'emotivo con la cura del tempo come quando si perde una persona cara.

Carolina mi suggerisce di scrivere un foglietto con 3 domande da porre sotto il cuscino durante la notte:

1 – Quale verità devo capire dai miei trascorsi lavorativi?

2 – Voglio conoscere la verità sulla mia mission, come posso scoprirla, chi sono io?

3 – Cosa posso fare per ottenere abbondanza e prosperità nella mia vita?

Sono a letto, la testa mi scoppia dal male, il ciclo arrivato in anticipo e un mare di pensieri che mi attraversano la mente...ho paura di sporcare il letto con il mestruo, non sono a casa mia e la cosa mi farebbe sentire parecchio a disagio, fatico a dormire ma cerco di riposarmi, verso le 4 mi alzo per andare in bagno e nell'alzarmi sento il sangue fuoriuscire in maniera incontenibile e colarmi lungo le gambe...mi viene da piangere, mi sento terribilmente sola e fragile!

Vado in bagno a lavarmi e cambiarmi, poi ritorno in camera, solo in quel momento noto sul pavimento una copiosa chiazza di sangue denso e scuro, allora prontamente prendo dalla borsa un fazzoletto di carta e pulisco il pavimento. Non avendo acqua a disposizione, istintivamente sputo per terra per togliere gli ultimi residui di sangue dalla mattonella...immediatamente compiendo inconsciamente questo gesto vengo catapultata indietro nel tempo quando ero una sacerdotessa come in un dejà-vù!

Ritorno a letto,  ma continuano a risuonarmi nella mente la prima e la terza domanda:

1 – Quale verità devo capire dai miei trascorsi lavorativi?

3 – Cosa posso fare per ottenere abbondanza e prosperità nella mia vita?

...quasi all'istante arriva la risposta, riconsco l'energia della Madre, chiara ed inequivocabile mi dice: 


"Dai il tuo sangue alla Terra!"

Inorridita mi metto a sedere sul letto e chiedo: 

"Ma come, che significa?"

Di nuovo la risposta immediata:

"La Terra vuole il tuo sangue!!!"

Le gambe iniziano a tremare ed in un lampo passano nella mia mente mille pensieri, dai morti sui campi di battaglia, al fatto che potrei morire dissanguata a tutta una serie di eventi drammatici.

Cerco di placare la mente e mi metto in ascolto, con calma chiedo: 


"Ma veramente la terra vuole la mia vita?"  

...allora la Madre con una dolcezza infinita mi risponde: 

"Sciocchina, certo che la terra vuole la tua Vita, di certo non la tua morte come hai percepito tu. Madre Terra vuole che tu la onori con il tuo sangue, vuole che tu crei con lei un legame profondo e speciale, Madre Terra vuole darti tutto il sostegno e l'aiuto di cui hai bisogno, ma tu glielo devi permettere, devi acconsentire affinché ciò possa accadere. Perciò domani mattina appena arrivi al Centro Cosmòs,  scendi nel bosco e vai fino alla pianta/culla sulla sponda del fiume che già una volta ti ha parlato ed accolto e lì dona il sangue del tuo mestruo alla terra, più che puoi. Fai questo ogni volta che puoi anche quando sarai tornata a casa, è un’antico gesto di collegamento e di profonda unione ed integrazione del femminile alla Terra. La Terra ti sarà molto grata di ciò che stai facendo”. 




Cerco di dormire e riposare qualche ora anche se ci riesco veramente poco, alle sette mi alzo, mi preparo  e dopo la colazione con gli altri del gruppo  a cui non dico nulla, scendo da Magasa al Centro Cosmòs. Appena arrivata e prima che Gigi Capriolo inizi la cerimonia di Benedizione dell'Acqua, vado nel bosco alla pianta/culla per svolgere il mio Rito di ri-connessione alla terra....ai piedi delle radici dell’albero c’è una piccola buca scavata nella terra che pare una coppa, lì pronta ad aspettare me, allora lascio che di nuovo il mio sangue coli copioso dentro la terra “vera” stavolta ed in quel momento mi sento davvero come se fossi appena nata in quell'istante, come se in quell’antico gesto avessi partorito me stessa, come se fossi stata contemporaneamente la Madre e la Figlia…

VIVO un’esperienza straordinaria! 

Termino ricoprendo la buca con pigne, foglie secche e rami di pino finchè non si nota più nulla. Durante la giornata mi apparto altre tre o quattro volte nel bosco per ripetere il dono alla Terra.

Il mal di testa è svanito, la tristezza ed il senso di solitudine anche, mi sento una con la natura e ritrovo la mia tranquillità, ogni preoccupazione si è dissolta.

Ritorno a casa e da allora ad ogni mestruo entro nel bosco e ripeto almeno una volta l'antico gesto per onorare la terra e connettermi ad un livello profondo con lei.



LUPA

Diffidente
per natura
non mangio 
da moltissimo,
e quella volta che
...
Non ho assaporato bene.

Lupa,
diffidente
per natura
mi sono fidata,
cerco qualcuno che tolga
quel pugnale
dalle mie carni
adesso.

E' da ieri
che 
lo tengo
nella schiena.

Eppure
preferisco
vivere solitaria.

In cerca di un branco
in cerca di me.

(Patrizia Manenti)

Incontro e accolgo la Lupa che c'è in me






IN BOCCA ALLA LUPA 

Quando mamma lupa vuole difendere i suoi piccoli dai pericoli, dalle brame e dagli assalti di altri animali feroci, li prende delicatamente in bocca, tra le sue fauci, e digrignando contemporaneamente i denti mostra all’avversario tutta la sua determinazione e il suo coraggio nel difendere e proteggere i propri piccoli.

E’ come se rivolgendosi alle proprie creature dicesse loro: “ State qui vicini a me, quasi dentro di me, al sicuro, che a difendervi dai pericoli ci penso io”.

E non c’è niente di più minaccioso e di più inquietante che vedere una lupa furiosa che digrigna i denti verso gli assalitori.

I piccoli, in bocca a mamma lupa, sono al sicuro!

L’augurio “in bocca al lupo” erroneamente distorto sta quindi a significare: "che tutto ti vada bene, che tu stia lontano dai pericoli, che qualcuno si prenda cura di te e ti difenda dalle insidie della vita."

Quindi tanti auguri di buona fortuna e... 
“in bocca alla lupa” 
...e che la lupa vegli su di te.

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