sabato 17 settembre 2011

Il Mito e l'Archetipo di Hermès

Hermès è un Dio di Fuoco e rappresenta la volontà, l’azione,
il principio originario maschile per eccellenza,
è rappresentato dal colore rosso.


Hermès è una divinità di estrema astuzia e furbizia, spesso gli viene attribuita l’invenzione del fuoco, ma caratteristica fondamentale è il fatto che Hermès sia simbolo del vigore fisico e della forza che lo rende ufficialmente protettore degli atleti. Egli è anche protettore dei mercanti, del commercio, ed anche dei ladri, il mito ci racconta di una figura divina molto diversa dalle altre, e decisamente più divertente.
Egli sa prendere in giro, prendersi gioco, degli altri, di sé stessi e un po’ anche della vita. La capacità di sdrammatizzare, quella cosa che tante volte aiuta a risolvere i problemi, semplicemente osservandoli da un’altra angolatura, da una prospettiva più distaccata, per scoprire che si può prendersi un po’ meno sul serio, si può persino ridere di noi, e giocare, come fanno i bambini, per i quali tutta la vita è gioco.

Inoltre Zeus, rendendosi conto di non poter seguire tutti i suoi regni e tutte le diatribe tra gli dei, decide di concedere ad Hermès la possibilità di spaziare tra i vari suoi regni. Per questo Hermès diventa re dei confini, che lui è l’unico a poter superare.

Egli è il Dio della soglia e signore di tutte quelle fasi della vita in cui siamo ad un passaggio,
per esempio da bambino ad adulto, come se si fosse su un ponte.

Hermès è però anche colui che accompagna le anime dei morti all'Ade meritandosi per questo l'epiteto di Psicopompo ("accompagnatore, guida delle anime").. in questo caso la sua funzione è duplice: riaccompagna quei pochi che hanno avuto il permesso di ritornare alla luce, come Persefone.

Si crea dunque questo scambio tra i due mondi che rappresenta la vera funzione mercuriale
di interazione tra le diverse nostre parti.

La sua funzione di accompagnatore nel regno degli inferi, insieme a Persefone, ne racchiude il simbolismo di psicopompo, ossia colui che ti accompagna nel profondo per trovare ciò che in superficie non si trova. Ed è qui che fa il grande salto di qualità: dopo aver unito il sopra con il sotto, inizia a prendere in considerazione che queste cose non sono separate.

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