martedì 13 settembre 2011

Il Mito e l'Archetipo di Hera

Hera in greco significa Signora, regina dell'Olimpo e sposa di Zeus,
rappresenta la donna-moglie e punisce le infedeltà coniugali.

E' la dea della prosperità e la patrona dei parti; essa viene ricordata come la persecutrice di tutte le sue rivali in amore e di tutti i figli nati dai rapporti extraconiugali dell’infedele consorte. Il mito di Hera descrive un archetipo di donna e moglie abbastanza particolare: l’obiettivo della donna Hera è il controllo e la gestione del ménage familiare, più che la ricerca di un’intesa sessuale col proprio uomo. Tali donne non ricercano di godere della presenza del proprio compagno, ma costruiscono case lustre e contemplative, tavole ben preparate, facciate dipinte e infiorate per i vicini.
Se il partner della donna Hera non è una persona forte, risulta spesso essere più vicino al bambino viziato, prima dalla mamma e poi dalla moglie; altrimenti tale marito è simile a Zeus. E allora la perfetta donna Hera prorompe in violente e vocianti scenate.

Come ci raccontano i miti l’Olimpo intero tremava, quando la regina degli dèi era infuriata. Tale donna non è gelosa in senso erotico, ma è posseduta da una gelosia impersonale, poiché “qualcosa” nel suo focolare non va come dovrebbe andare.

La donna Hera, seppur conosca le attività libertine dell’uomo Zeus, non chiede il divorzio, non rompe il legame coniugale, poiché quello che conta di più
è l’istituzione del matrimonio, e non la coppia.

Quando Hera si sposo’ perdette il suo scettro del potere detenuto per decine di migliaia di anni (la Dea Hera abitava nel Giardino delle Esperidi). Esiste un rito di Hera di rigenerazione personale, lei era solita bagnarsi alla fonte di Canato per recuperare la sua verginita’, nulla ha a che fare con il concetto della verginita’ fisica, ma di qualcosa di molto più esteso e importante. “L’aspetto della Dea vergine rappresenta quella parte della donna che un uomo mai  puo’ riuscire a possedere ne’ a penetrare, che mai viene toccata dal bisogno di un uomo e dalla sua approvazione, che esiste di per se’, indipendentemente da lui. Il termine vergine significa incontaminata, pura, incorrotta, mai consumata, mai manipolata dall’uomo…la donna che e’ vergine, UNA in se’ stessa, fa cio’ che fa a prescindere dal desiderio di piacere, essere gradita o approvata, a prescindere dalla brama di estendere il suo potere sull'uomo, per catturarne l’interesse o l’amore, ma lei fa ciò che fa perchè è l'espressione della sua essenza profondamente vera e spontanea”.

La donna che vive un rapporto coniugale come Hera
spesso dimentica la sua verginita’ psicologica e se ne allontana.

Quali che fossero le sue modalità, la perseveranza nel credere nel suo ruolo è la sua caratteristica più evidente. Sarà sicuramente protettrice affettuosa e consapevole sia delle spose realizzate, sia di quelle tradite e umiliate e mai rifiuterà di sostenerle nei momenti difficili.



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