E' un canto canalizzato da un gruppo di persone dell'Isituto di Ricerche Cosmòs.
Gigi Capriolo mi ha invitato a diffonderlo, di seguito le sue parole:
"Nella notte di novilunio di luglio 2011 ci è giunto un canto, un inno per la Terra. Sonorità che portano l'essere umano a immergersi nelle profondità dei Cieli e "vedere" ciò che non è uso vedere e "sentire" suoni mai uditi, "percepire" profumi che non hanno nulla di terrestre e "gustare" sapori e densità mai provate prima.
Cantando alla Terra, si entra in contatto con lei, con i suoi abitanti e con l'infinito che si riflette in questa nostra madre e questa musica permette ai nostri corpi sottili di farsi presenti nel nostro esser qui.
Entrando in altre dimensioni, scopriamo ciò che saremo e ciò che un tempo fummo.
Un buon consiglio è quello di ascoltare, senza portare attenzione né a parole né a note, lasciando che il canto ci accarezzi e ci impregni come una doccia di acqua di sorgente. Poi, portando l'attenzione a noi stessi, ascoltiamo, guardiamo, percepiamo e gustiamo… è un'esperienza per tutti coloro che sono presenti sulla Terra, oggi."
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