giovedì 9 dicembre 2010

L'Aquila e il Solstizio d'estate 2008

Riflessioni sul solstizio d'estate 2008

15.07.08
Parlare dell’Aquila, di quello che è successo all’Aquila non è per niente facile…la cosa più immediata è stata un’ondata di energia dissonante che mi ha investito completamente portandomi in uno spazio mio di disagio e di inadeguatezza.
Dovevano essere due giorni belli di unione ed armonia, c’erano tutte le premesse per questo, in realtà sono stati due giorni all’Inferno ed ancora mi sto chiedendo il perché?
Perché all’inferno se siamo stati accolti ed accompagnati per tutto il tempo da Maria Grazia nella sua bella casa, con persone piacevoli?
E solo ora mentre scrivo riesco a trovare la chiave: ERAVAMO ALL’INFERNO PERCHE’ C’ERA SEPARAZIONE.
Ora è tutto chiaro, come una matassa che si dipana: Michele Proclamato e MariaGrazia Lopardi, due realtà importanti dell’Aquila, entrambi parlano del significato esoterico di Collemaggio, entrambi sono stati toccati dal Divino nel suo Progetto Grande di Unione perché collaborassero e si sostenessero l’un l’altro nell’amore e nella fratellanza, come S. Francesco insegna, come Celestino insegna, invece eccoli perfetti indifferenti nella stessa Chiesa, ognuno col proprio gruppo, senza nemmeno scambiarsi un cenno.
Ed io che pensavo di fare una cosa bella mettendoli insieme nel convegno di ottobre, prima uno e poi l’altro quasi a continuare la tessitura di una tela iniziata da altri prima di loro e giunta quasi al termine. L’ultima giornata, la giornata del Cielo, quella che dovrebbe essere la più fluida, sta risultando essere la più stridente;  arrivando a Collemaggio pensavo di fare una “rimpatriata ancestrale”! Mi sono ritrovata invece con dei picchetti piantati attorno, una gabbia d’oro, per l’amor di Dio, ma pur sempre un gabbia. Alla cerimonia la sera non c’era nulla fuori posto, il fuoco nel braciere per non rovinare l’erba del prato, le fascine di legna preparate e legate pronte all’uso, gli scritti e le letture preparate con cura, i ceri messi ad hoc a rappresentare lo zodiaco, la bella casa di MariaGrazia  a fare da coreografia…ma io pensavo ai fuochi fatti con Gigi in Valvestino, a quelli fatti con Chiara o con Monica in altri luoghi e sentivo una nostalgia di casa così profonda che mi scuoteva l’anima.
Oggi nel pomeriggio ho avuto un’intuizione.
All’Aquila abbiamo chiuso un portale, a Salò l’abbiamo aperto…e se le due cose fossero collegate…e se ci fosse stato dato il modo, al di là dello spazio e del tempo, per operare un’alchimia di trasformazione dell’energia demoniaca di separazione?
Se la porta che abbiamo sbarrato all’Aquila fosse stata aperta a Salò perché terreno più fertile per operare dal cuore sull’integrazione degli opposti e della dualità?
L’intuizione è arrivata oggi insieme alla parola DEVOZIONE mandatami da Elisa di BG con un SMS
“Ho la sensazione ke il femminile stagnante e rosicato della geografia del lago possa essere guarito facendo FLUIRE LA DEVOZIONE. Devozione l’energia femminile da IMPERSONARE.” E poi subito dopo un altro: “Ho avuto una forte conferma da Monica, fare fluire la DEVOZIONE”. E poi Gaia, la mia dolcissima compagna di viaggio: “Devozione per me è amore costante con dedizione”, DEVOZIONE è l’amore di una madre per il proprio figlio o l’amore di un bimbo per la propria madre, ma il bimbo è inconsapevole una madre invece è cosciente, UNA MADRE E’ SEMPRE COSCIENTE, una madre tiene uniti i suoi figli, e se non ci riesce una madre AMA COMUNQUE, in silenzio, con raccoglimento, sapendo che NON PUO’ FARE ALTRIMENTI. E poi non da ultimo anche da Franco quando stasera, durante una telefonata gli ho detto: “Mai ti viene tolto qualcosa se non perché ti venga dato qualcosa di più grande!” che ha la stessa valenza di “quando si chiude una porta, si apre un portone” (per agganciarsi al discorso dei portoni o portali chiusi e aperti), ma detta in quell’altro modo non l’aveva mai sentita, e mi ha detto che sono saggia.
Monica verrà a fare la rappresentazione teatrale nel Lazzaretto il 3 agosto 2008.

L'Aquila - La Porta della Perdonanza

Seguimi...ti voglio ora riportare a Salò per raccontarti una storia "Valtenesi...il testicolo/ovario emerso del lago di Garda"

mercoledì 8 dicembre 2010

Il Sogno dell'Acqua33, la PMT e Collemaggio

mail scritta da Carla a Joell Ducatillon e.p.c. Danilo 11.04.08

Ciao Joell,
sono Carla di Salò dell'associazione "Il Melangolo". Sono diventata operatrice PMT (insieme ad altre 4 persone dell'associazione) lo scorso anno a Bagnacavallo durante il convegno. Ti scrivo perchè dalla scorsa estate in agosto mi stanno capitando parecchie sincronicità e tutte hanno a che fare con l'acqua diamante o la PMT.
Tutto ha avuto inizio da un sogno che ho fatto la notte prima di partire per un viaggio a Sharm El Sheik dove sono stata sulla cima del Monte Sinai (che corrisponde al 1^ chakra di Madre terra), ora te lo racconto:
"sto dormendo a casa della mia amica Rossella, insieme a lei nel letto matrimoniale. Ad un certo punto lei si alza ed esce dalla camera, quando ritorna le chiedo dov'è andata. Mi aspettando che mi dica che è andata in bagno, invece lei mi dice che è andata a mettere il termostato dei caloriferi sul 33. Io le dico, ma sei matta, siamo in piena estate perchè accendi i caloriferi? E lei in tutta tranquillità mi risponde: "Così è partita l'acqua!"
Appena sentita questa frase ho avuto un sobbalzo nel letto e mi sono completamente svegliata con in testa l'acqua ed il numero 33.
Sono andata a fare la mia vacanza e proprio la notte in cui ero sulla montagna sacra il Sinai (25.08.07), il mio amico Filippo era all’Aquila alla basilica di Collemaggio in collegamento energetico con me perché qualche giorno più tardi (esattamente il 28.08.07), insieme a Cristina Piras (omeopata esperta di acque vibrazionali) in quella stessa basilica è stata raccolta un'acqua che in seguito sarà chiamata achua della Rosa (ha a che fare con il femminile sacro e l'energia della Maddalena "…la rosa sta ricomponendo i suoi petali…"). Io avevo raccontato a Filippo del mio sogno e gli avevo raccomandato di raccontarlo a Cristina perchè ero convinta che in quell'acqua dovesse essere attivato il codice 33.
Brevemente…il codice 33 è un codice di guarigione e di deprogrammazione dei traumi, mi è stato passato da Bibo, pescatore sardo che ha raccontato di essere stato rapito dagli alieni i quali gli avrebbero trasferito delle conoscenze che prima non aveva fra le quali questa guarigione delle memorie traumatiche attraverso il codice numerico 33.
Filippo non ha raccontato a Cristina il mio sogno e nell'achua della Rosa non è stato inserito quel codice, però a me la cosa continuava a risuonare. Le coincidenze però erano troppo forti…il 33…l’acqua della Rosa…ed io dentro di me sapevo che in tutto questo c’entrava anche l’acqua diamante.
Durante il mese di settembre ci sono stati dei passaggi energetici molto importanti, dei portali 9:9:9 e precisamente il 9 settembre, il 18 settembre, e l'ultimo il 27 settembre.
Sentivo che il tempo per l’attivazione con il codice 33 stava giungendo al termine, ma non riuscivo a trovare la persona giusta per fare l’attivazione, ne stavo parlando con Filippo e lui con tranquillità mi ha detto: “tanto lo sai che la devi fare tu quell’attivazione…” IO???? E COME???
Più ci pensavo più forte sentivo dentro di me qualcosa che mi spronava a compiere questa operazione, allora con i semplici mezzi che conosco ed affidandomi completamente all’intuizione ho preso un bicchiere di vetro trasparente e con un pennarello indelebile ci ho scritto sopra in grande il numero 33, poi l’ho riempito di acqua del rubinetto, ci ho messo dentro un encoder (serve per produrre l'acqua diamante), tre gocce di acqua di Lourdes (perché l’acqua di Lourdes presiede alle guarigioni dei traumi fisici, mentre il 33 ai traumi psicologici) ho detto una preghiera ed ho lasciato per tutta la notte l’acqua ad attivarsi, era il 26.09.07
Proprio l’ultimo giorno del portale 9:9:9 e precisamente il 27.09.2007 io e Filippo ci trovavamo insieme a Bologna per lavoro, io non so perché ma mi ero portata in una bottiglietta l’acqua33, sentivo che ancora mancava qualcosa; il pomeriggio poco prima di rientrare sono capitate un paio di coincidenze alquanto particolari:
- la prima è stata una telefonata sul cell. di Filippo della nostra carissima amica Gaia la quale sostiene di non aver mai chiamato Filippo, però Gaia era l’unica persona in possesso dell’achua della Rosa poiché Cristina gliel’aveva consegnata in anteprima un paio di giorni prima (cioè prima di iniziarne l’uso terapeutico e quindi di divulgarla ufficialmente)…poiché aveva sentito che era giusto così.
- La seconda è un episodio capitato alla ragazza di Filippo la notte precedente, cioè un guasto all’impianto idraulico per cui l’acqua ha iniziato ad uscire dai tubi e schizzare all’impazzata facendo fare un lavoraccio all’idraulico di notte per riuscire a tamponare il disastro, tutto questo avveniva alle ore 3,15 di mattina (se tu guardi un orologio con le lancette, alle 3,15 le lancette sono entrambe sul 3, quindi 3+3=33) e Filippo me lo stava raccontando proprio mentre eravamo in viaggio di ritorno verso casa. Le coincidenze erano troppo forti…il 33…l’achua della Rosa…ed io dentro di me sapevo che in tutto questo c’entrava anche l’acqua diamante, perché mi ricordavo esattamente le tue parole quando avevi detto che una volta inseriti i codici nell’acqua, tutto il resto dell’acqua diamante in circolazione si sarebbe attivato con gli stessi codici, questa era la proprietà principale dell’acqua!...ed anche la rivelazione del mio sogno di agosto!
E’ stato mentre raccontavo a Filippo di queste mie intuizioni che ci siamo guardati ed abbiamo detto: “Andiamo da Gaia a prendere l’achua della Rosa!”…e così le siamo arrivati a casa sua spiegandole a grandi linee tutto quello che era successo da agosto in avanti e pregandola di darci tre gocce di acqua della Rosa da aggiungere all’acqua33: così abbiamo terminato l’attivazione, era la sera del 27.09.2007.
Quest’acqua porta la vibrazione di casa (11:11) con l’aggiunta del 33 per cui il suo nome è acqua33 (11:11:33), ma volevo una codifica speciale che mantenesse intatta la valenza dei numeri ma non dovevano essere tutti numeri. Il giorno seguente digitando il codice numerico sulla tastiera dell’antifurto in ufficio mi sono accorta che alla corrispondenza del numero 1 era associato il codice alfanumerico @ che di solito uso sulla memoria del cellulare per indicare il numero di casa di una persona (per esempio Filippo@ significa che è il numero di Filippo di casa) e così ho avuto l’ultima intuizione ed il nome dell’acqua prodotta @@@@33 che per praticità chiameremo acqua33.
Non ti ho mai raccontato nulla di tutto questo perché sinceramente mi sentivo un po’ scema, però è successo un’ulteriore episodio che mi impedisce di tacere ancora e per il quale ho bisogno del tuo aiuto. Devo però prima raccontarti un antefatto…i primi di marzo io e Filippo siamo andati a trovare Gaia e posteggiando l’auto, accanto alla nostra c’era un’auto con a bordo un aspirapolvere, tipo un bidone aspiratutto e Filippo mi dice: “guarda lì…” e io dico: “che c’è?” e lui mi risponde: “non lo so ma qualcosa c’entra!”. Boh, sembrava tutto così senza senso! Entriamo da Gaia e dopo poco lei mi chiede di parlarle della PMT ed esprime il desiderio di sottoporsi ad un trattamento, le do appuntamento per il giovedì successivo. Mentre usciamo Filippo mi dice: “Hai visto cosa c’entrava l’aspirapolvere? E così da allora scherzosamente la pmt e stata soprannominata aspirapolvere. (fine dell’antefatto)
Nei giorni che hanno precededuto la Pasqua, esattamente il 19.03.08 io e Filippo siamo andati a Roma e ritornando siamo passati all’Aquila perché io non avevo mai visto la basilica di Collemaggio e lo desideravo tanto. Siamo arrivati che la chiesa era già chiusa, ma Filippo è riuscito a farsi aprire, all’interno c’erano due signore che stavano facendo le pulizie e mentre eravamo in raccoglimento sull’altare di sinistra una delle due signore ha acceso l’aspirapolvere, io lì al momento non ci avevo fatto nemmeno caso, ma Filippo mi ha dato una gomitata e mi ha detto girati e guarda: immediatamente ho capito, la basilica ci sta chiedendo una pulizia energetica con la PMT.
Una volta tornati a casa ho capito che dovevo iniziare subito la PMT a collemaggio per cui sabato 22 marzo, con una foto della basilica e l’acqua @@@@33 appoggiata sopra il rosone centrale ho fatto la 1° PMT a Collemaggio e così farò fino a giugno
Cristina  il 21 giugno (solstizio) andrà a Collemaggio a fare un’ulteriore raccolta dell’Acqha della Rosa con l’energia del solstizio ed io sarò a Collemaggio con gli encoder della PMT per una pulizia della basilica (sarebbe la 4° e la facciamo sul posto).
Sarebbe molto bello ed importante se per quella data potessi essere anche tu all’Aquila per fare insieme a noi la PMT, anche perché le tue intuizioni riguardo al modo di operare all’interno della Basilica sarebbero preziosissime.
Per ultimo “Il Melangolo” e “Viverecongioia” stanno organizzando un convegno di due giorni simile a quello di Bagnacavallo, qua da noi sul Lago di Garda, nell’Abbazia di Maguzzano (Lonato) in provincia di BS per il 3/4/5 ottobre 2008.
Avremmo molto piacere di averti come relatore.
E’ una lettera lunghissima, ma non potevo essere più breve di così.
Attendo presto tue notizie.
Un abbraccio grande.
Carla

Risposta di Joell Ducatillon 17.05.08
Chère Carla
merci pour ta recherche, ta foi et ton amour
j'ai arrêté toutes les conférences PMT dans le monde car je dois retourner dans la recherche, donc c'est fini jusqu'à la nouvelle découverte. je te remercie pour ton invitation
pour ce qui est du 33 ,c'est le nombre du Christ aussi et la Rose est le symbole de la femme christique, donc il semble que ton rêve te montre le but de ton âme qui est la réalisation christique bravo Soeur de coeur continuez comme cela dans le dynamisme du coeur
je vous envoie tout mon amour
abracci forte Joell


Risposta di Danilo (collaboratore di Joell Ducatillon tiene conferenze in tutta Italia sull'acqua diamante) 28.05.08
GULP !!!!!!!!
Siediti prima di leggere
Qualche tempo fa un'amica, presidente dell'Associazione LIM di Cavallirio, ha organizzato una conferenza a Romagnano Sesia con Michele Proclamato, poi un seminario ed una seconda conferenza.
Ho partecipato alla prima conferenza ed è nata l'idea di fare un viaggio a Collemaggio, con la guida di Michele Proclamato nei giorni 21, 22 e 23 giugno!!! INDOVINA????
MI SONO ISCRITTO perciò il 21, 22, 23 giugno sarò a visitare Collemaggio e dintorni.
La sera del 21 Michele Proclamato terrà una conferenza in albergo, non conosco assolutamente la parte logistica del viaggio, ma non importa. Cercherò di ricordarmi di portare gli encoder, poi ci sentiremo al cellulare la sera del 21.6 (2+1=3) (6:2=3)
Mi sembra che il 22 Michele Proclamato ci farà assistere al fenomeno della luce solare che attraverso il rosone crea il 7° cerchio sulle 3 ottave. Credo che sia il caso di unire i due gruppi, ma lasciamo fare all'Energia Cristica...
DOPPIO GULP !!!!!!!
ORA RICORDO !!!! è stato proprio a Salò che ho avuto la CONFERMA che l'Acqua Diamante veicola l'Energia Cristica in Divenire !!!!
Mi fermo qui, altrimenti chissà dove vado a finire. Ti racconterò poi di persona a Collemaggio.
Un grande abbraccio al profumo di rosa.
Danilo


Risposta di Carla 19.06.08 La storia continua…

Ho appena ricevuto un sms da Gaia che mi dice che la sua amica Marialuisa chiede informazioni sulla conferenza della PMT all’Aquila…(mi chiedo come faccia Marialuisa a sapere della PMT all’Aquila, lo sanno solo pochissime persone!)
Chiamo subito Marialuisa, la quale mi dice che durante l’ultima giornata del Wesak (20 maggio 2008) mentre era ad un seminario di Reiki a Piombino, una sensitiva di Desenzano le canalizza l’informazione che deve immediatamente diventare operatrice di PMT per l’Aquila…
Marialuisa mi dice che è da poco diventata operatrice PMT, le sono appena arrivati gli encoder ed i video di Joell Ducatillon, porta tutto all’Aquila.
Il mio gruppo è composto da 4 persone: io, Filippo, Mariacristina (attivatrice dell’Achua della Rosa), Rossella (mia carissima amica, canalizza disegni sacri e si occupa di radiestesia); io e Rossella siamo operatrici PMT.
Nel gruppo di Michele Proclamato c’è Danilo, operatore PMT e portavoce italiano di Joell Ducatillon…ora si aggiunge Marialuisa. Direi che il gruppo operatori è al completo.
GULP…GULP…e RIGULP…
Informo subito Michele Proclamato degli ulteriori sviluppi e siamo d’accordo che ci si vede all’Aquila sabato 21 maggio 2008.
Un abbraccio grande a tutti, ci vediamo all’Aquila…Namastè
Carla

L'amore vince tutto...un viaggio attraverso l'Inferno

La vita mi aveva dato tutto. Una casa, un marito, due bellissimi bambini, tranquillità economica, ma la sera del 18 giugno 1996 all’improvviso tutto mi si è rivoltato come un guanto rovesciato.
La mattina dopo, al mio risveglio nel reparto psichiatrico dell’ospedale di Salò, capii che la mia vita non sarebbe mai più stata la stessa. “Psicosi reattiva breve”, questa la diagnosi. Reattiva a chi? E a cosa?

Tutto era confuso nella mia mente, tranne una frase, quella che continuavo
a ripetere come un mantra stringendo una corona del rosario:
”L’amore vince tutto...”

Per la prima volta, aspettando Natale, il 23 dicembre del 2007, dopo 11 anni ho messo sul foglio, nero su bianco, quello che mi è accaduto, ed altri 4 ce ne sono voluti per decidermi a condividerlo su questo blog.
Non amo mettere in piazza i fatti miei, ma ritengo importante narrarvi quest'evento per meglio comprendere come lo Spirito mi abbia letteralmente "fulminata" quel giorno.
Parlare di “crisi spirituale” appariva, allora, pura follia, ma lo Spirito chiama sempre, e se lo ignoriamo lui ci chiama con ancora più forza, finché non ci arrendiamo al suo volere e ci mettiamo in ascolto.
E, in tutta sincerità, quello che è accaduto quella notte rimane ancora per me un mistero.

Lo posso ricostruire passo dopo passo, come fosse un fatto di cronaca: tre giorni di crisi profonda culminati in una sorta di allucinazione collettiva, che ha coinvolto me e mio marito. In questa crisi avevo completamente perso i miei confini e la percezione stessa della realtà, non capivo più ciò che era BENE e ciò che era MALE.
Non mi fidavo più di nulla e di nessuno e mi sentivo in costante pericolo, dappertutto; ricordo che mi rifiutai di entrare nella casa della mia infanzia puntando mani e piedi contro la porta di ingresso, come se lì dentro ci fosse qualcosa di mostruoso, farneticavo e continuavo a chiedere a mio padre se c’era qualcosa che avrei dovuto sapere, e che ancora non mi era stato detto…

La mia vita sembrava essere tenuta insieme soltanto da un filo.

Una canzone mi aveva risvegliata, l’avevo ascoltata per una settimana intera dal juke-box, al mare con i miei bambini...e così “Certe Notti” di Ligabue era entrata nel mio cuore.
Ancora oggi non so spiegare il perché del falò fatto nel lavandino della cucina al mio rientro a casa, dove ho dato fuoco al cd di Ligabue con dentro quella canzone ed ad un cuoricino d’argento, regalo di battesimo ricevuto da mia figlia Elena che è esploso provocando un rumore assordante.
Il caos e la confusione si erano impadroniti di me e all’improvviso non sapevo più chi ero, da dove venivo e dove stavo andando, sentivo solo che ero in pericolo, in tremendo pericolo, e che sarei stata al sicuro soltanto in mezzo alla gente. E così in questo stato confusionale camminavo per le strade del paese abbracciata a mio padre, fuggendo da mio marito che credevo volesse uccidermi, stringendo nella mano la chiave della mia casa di bambina.
Poi mi sono lasciata caricare sull’ambulanza, che vedevo come l’unica mia salvezza in quella “buia notte dell’anima”, e ho chiuso gli occhi per non vedere più.

Sentivo solo le voci attorno a me...per un po’...poi più nulla fino al mattino.

………………………………………………..

...al mio risveglio, nel reparto psichiatrico, qualcuno stava cantando a squarciagola la canzone “Io vagabondo” dei Nomadi ed io pensavo di essere impazzita. In realtà, appena sveglia non ricordavo molto di quello che era accaduto il giorno prima e, per un istante, pensai di essere morta e che, per forza di cose, quello dovesse essere il Paradiso o l’Inferno.
Trovandomi ancora pienamente immersa nella dualità terrena, quello non poteva essere altro che il mio Inferno. Infatti, da quel momento in avanti la mia vita si sarebbe trasformata in un film dell’orrore dal quale non sarei potuta uscire tanto facilmente.
La notte prima di addormentarmi pregavo Dio chiedendogli “fa’ che tutto questo sia soltanto un brutto sogno”, ma al mattino, al mio risveglio, realizzavo che l’incubo ricominciava daccapo e che tutto era così surreale, così orrendamente denso e pesante.

I miei occhi non avevano più luce e la mia anima sembrava completamente perduta, eppure continuavo a ripetermi ”L’amore vince tutto”…
E di amore ce n’è voluto a tonnellate, per me stessa, per raccogliermi da terra e strizzarmi come uno straccio inzuppato e poi iniziare “il viaggio”.

Al mio psichiatra, a cui è toccato il compito di rimettere insieme i primi pezzi di una donna a brandelli, c’è da dire compiendo un vero miracolo, sono profondamente grata, ma il suo approccio medico-scentifico era totalmente privo della “dimensione animica”, ed io più mi rimpossessavo della fiducia in me stessa e riprendevo forza e più sentivo il bisogno di conoscere ed incontrare la mia essenza, la mia anima.
Un richiamo ancestrale mi aveva contattata grazie a quella frase da me ripetuta come un mantra, ed io sapevo, anzi la mia anima sapeva che quella, e quella soltanto, sarebbe stata la mia àncora di salvezza.
Mi lasciai, quindi, trasportare, cedendo il controllo del mio corpo fisico alla mia anima, senza sapere minimamente cosa questo comportasse, e la mia inconsapevole resa si è dimostrata essere la giusta strada verso la guarigione.
Mi chiedevo “Com’è possibile che l’uomo che ho amato e dal quale ho avuto i miei due meravigliosi figli si sia trasformato all’improvviso nel peggiore dei miei nemici?”
L’avevo tradito con un altro uomo e questo l’aveva reso una furia implacabile, era deciso ad annientarmi con qualsiasi mezzo.
Trasformatosi nel peggiore degli inquisitori si scatenò contro di me, donna ribelle, ed io mi lasciai colpire da lui nella mia dignità di madre, donna ed essere umano, lasciai che lui sgretolasse le mie certezze, facesse a pezzi la mia vita, come se nulla ci avesse mai unito, sia nel passato che nel nostro presente.
Fummo specchio l’uno per l’altra e pescammo nelle profondità più segrete e sconosciute di noi stessi, senza conoscere l’accordo ancestrale che ci aveva tenuti legati così profondamente.
L’ho odiato intensamente quando mi faceva del male, quando si avventava su di me attaccandomi nei miei punti deboli, dov’ero più vulnerabile, punti che lui conosceva alla perfezione, riuscendo per qualche tempo ad agganciarmi in un vortice energetico di bassa densità.
Per questo motivo non riuscivo ad uscirne, e per anni ho vissuto la mia vita come fossi la protagonista di un film dell’orrore.
Avevo, però, quell’ àncora gettata tenacemente dal mio Sé Superiore, che mi teneva salda seppur mi trovassi nelle acque profonde della mia disperazione.
Quell’ancora si chiama
Fede
e aggancia la
Speranza
che aggancia
l’Amore.

Le tre Virtù più alte.

Le catene possono essere una prigione, ma le catene di un’àncora proteggono la nave e non le permettono di andare a sbattere sugli scogli, né di perdersi in mare aperto quando la tempesta imperversa e non è possibile rientrare nel porto sicuro.
Ma come potevo risalire, ritornare a vedere la luce del sole, le stelle e la luna nel cielo, respirare ancora l’aria a pieni polmoni, sentire il vento sul mio viso, sprofondata com’ero in quel mare denso e scuro?
C’è voluto tempo, coraggio, dedizione, preghiera, ma più di tutto c’è voluto Amore. Ogni volta che riuscivo per un attimo a sentire quella forza che solo l’amore puro può dare, la catena della mia àncora mi sollevava.
Forza, prudenza, giustizia e temperanza (le prime 4 virtù) ben dosate creano la miscela giusta, il carburante che permette alla Fede, alla Speranza e all’Amore di riportarti alla Luce.

E’ stato un lavoro poderoso, ma sono un’anima fortunata perché ho incontrato sul mio cammino, man mano procedevo, Maestri e Maestre che mi hanno trasmesso le loro conoscenza e le tecniche appropriate affinché io potessi lavorare sulla mia Anima e riconnettermi con il grande progetto che Lei stessa ha su di me, ovvero la mia “missione” su questa terra.
Tutti noi siamo anime in missione, che lo vogliamo o meno, quello che fa la differenza è la CONOSCENZA della sua esistenza e la CONSAPEVOLEZZA del lavoro che ci viene chiesto di affrontare.
Più una persona conosce se stessa ed è consapevole, più è in grado di scegliere la  strada più adeguata da percorrere.
Conoscere il bene e conoscere altrettanto bene il male, con tutte le implicazioni di causa ed effetto, permette di trascendere la dualità. Andare oltre il bene ed il male significa uscire dalla sfera del Giudizio e permettersi di osservare lo svolgersi degli eventi da una prospettiva diversa, esterna all’ologramma terreno, sposando totalmente la prospettiva Cristica, e preparando il nostro corpo fisico (vascello terrestre) al famoso Salto Quantico che ci è stato prospettato per il 2012.

La guarigione del mio femminile...dal Sacro alla Carne

Nel grembo della Madre Nascosta


Personalmente alla "Madonna del Rio" (La Madre Nascosta) ho chiesto la guarigione del mio femminile su tutto il mio albero genealogico ed il ripristino della sacralità nella sessualità, poi il processo è iniziato. Il portale è stato attivato il 08.12.2006 con il rituale descritto di seguito. La cascata della Madonna del Rio rappresenta il canale che porta al “Grembo della Madre”. Posizionandosi esattamente sotto e guardando verso l’alto la cascata, si possono vedere, ricoperte dal muschio, le dita delle mani appoggiate sulle ginocchia aperte (in posizione da parto in piedi), il canale della cascata è una grande vagina purificata dall’acqua che scorre.

ESPERIENZA IN MEDITAZIONE DEL 05.12.2006

Mia nonna (la madre di mio padre che nel 2006 aveva 92 anni ed era viva) era morta ed era stata allestita una sala mortuaria molto sontuosa e piena di fiori, io gestivo tutta la situazione e ad un certo punto ho fatto uscire tutte le persone ed ho chiuso le porte della sala trattenendo all'interno mio padre e i suoi due fratelli i quali iniziavano a chiedersi cosa stesse succedendo. Sentivo come se una forza mi stesse guidando e facevo e dicevo cose che normalmente non mi permetterei mai...le prime proteste sono arrivate da uno zio....ha incominciato ad alzare il tono della voce dicendo come mi permettevo di fare quello che stavo facendo (cioè costringerlo a stare in quella situazione). Io non ho detto granchè, non ho alzato la voce ma sentivo di avere dentro la forza per abbattere una montagna e mettendomi davanti alla porta chiusa quasi a sbarrare l’uscita, l’ho guardato dritto negli occhi e gli ho detto con una calma abissale “adesso ti siedi ed ascolti quello che ho da dire”. Come per magia tutti si sono acquietati e con la nonna morta distesa lì vicino io ho iniziato a parlare loro come se fossi la loro madre che per la prima volta nella sua vita si prendeva la responsabilità di aiutarli a fare chiarezza fra di loro.
Con una sicurezza che non mi appartiene in quell’ambito ho fatto prendere loro coscienza della scarsa comunicazione fra loro e di come questo abbia compromesso le vite di tutti. Ho detto a ciascuno di riprendersi il proprio ruolo e che fino a che le cose non si fossero sistemate saremmo rimasti chiusi li dentro.
Qualcuno ha chiesto come avrebbero potuto rimettere a posto le cose ora che ormai gran parte della vita era trascorsa, allora ho ripreso la parola e ho detto come leggendo un testamento ciò che era necessario fare per sistemare le cose. Mi ascoltavano tutti con un certo timore reverenziale e quando (anche senza parole) sono stata certa che avrebbero fatto quello che era stato “comandato” ho riaperto le porte per lasciarli uscire, poi mi sono riavvicinata alla nonna morta e poichè chiedevo qual’era il mio compito in tutto ciò ho ricevuto questo in risposta:
“la nonna presto morirà realmente e sarà il tempo in cui tutto si risistemerà, però prima di allora tu dovrai compiere alcune azioni il giorno 08 dicembre prossimo e precisamente: dovrai prendere la collana di corallo rosso, la collana di ambra ed il cameo che appartenevano alla nonna e che lei ti aveva consegnato dopo che era morto il nonno, andare al santuario della Madonna del Rio, bagnarli sotto la cascata dove c’è stata l’apparizione e poi lasciarli cadere nella pozza d’acqua sottostante, la collana di corallo a 36 grani porta il peso di 36 generazioni. Successivamente dovrai prendere lo scatolone di quaderni ed appunti dello zio  trovati in solaio durante il trasloco e portarglieli in dono compiendo questo gesto con profondo amore”.

Uscita dalla meditazione ero senza fiato, incredula di tutto ciò che avevo visto o percepito...insomma mi sentivo completamente stranita, ma molto, molto tranquilla.
La mattina dell’8 dicembre sono andata a pranzo dai miei genitori e dopo pranzo sono andata alla Madonna del Rio a svolgere il rituale richiesto e più tardi nel pomeriggio, dopo aver scritto un biglietto molto semplice con gli auguri di Natale, sono stata da mio zio a consegnargli la scatola dei suoi ricordi.

09.12.2007 (un anno dopo)
MADONNA DEL RIO

Oggi io, Simonetta ed Orchidea siamo andate alla Madonna del Rio. La cascata non era più “in piena” come 15 gg. prima e mi ha permesso di avvicinarmi e di andare, come faccio di solito, proprio sotto e vedere “il grembo della madre”.
Quando ci eravamo andati in agosto il luogo era quasi imputridito e non ci si poteva stare dalle zanzare e libellule che giravano tutto attorno:
Dopo aver detto le mie preghiere, mi stavo allontanando, quando Simonetta, che si era avvicinata alla Santella dell Madonna, mi ha richiamato dicendo: “Carla, ma queste sono le tue collane?” Io le ho detto: “Fammi vedere?” e lei ha alzato in mano un groviglio di pietre….quale sorpresa nel vedere tre delle collane che avevo donato alla Madonna nella polla d’acqua per far pulizia…
Sono ritornate:
- La collana di ametista;
- La collana di pietre colorate azzurre;
- La collana di ambra.
Ero molte felice che le collane mi fossero state rese dopo 1 anno esatto che ce le avevo portate (esattamente l’8 dicembre 2006).
Poi parlando con Rossella e raccontandole l’accaduto lei mi ha detto: “Certo, erano tre perché dovevamo essere noi 3 domenica”.
“Certo, ho detto io, questo vuol dire che le collane le dobbiamo tenere una ciascuna, vuol dire che a Natale tu e Simonetta scieglierete la collana che volete tenere….”
Così è stato:
- io ho tenuto quella di ametiste;
- Simonetta ha tenuto quella di pietre azzurre;
- Rossella ha tenuto quella di ambra.
Successivamente Orchidea (testimone del ritrovamento delle collane) ha regalato ad ognuna di noi tre un cristallo, l’ho subito associato alle collane poichè a due di loro mancava un ciondolo centrale, solo quella di ametiste era completa perché l’avevo fatta reinfilare allungandola. Quando me l’aveva regalata Pietro, le ametiste erano un giro stretto al collo con un allacciatura che sembrava un cappio, mi sentivo soffocare ogni volta che la indossavo, nonostante le ametiste mi piacessero molto. A questa collana è successa una cosa stranissima il giorno in cui ho saputo delle dimissioni del Professore, che ha tenuto nella scuola in cui lavoro na conferenza su Atlantide, e non riuscivo a capacitarmi dell’accaduto, ho sentito un forte dolore al plesso solare e nello stesso istante la collana di ametiste che indossavo si aperta nel centro ed una pietra è caduta a terra. Ecco il segnale, le collane sono pronte per essere usate. Ma come?

I MESSAGGI DELLA MADRE


06.07.08 SMS di Erica
Sono grata a voi tutti per essere stata partecipe all’apertura di nuova energia al Lazzaretto. La Madonna del Rio non tarderà a dimostrare la Sua Opera. Fede-Fiducia e la connessione terra-cielo sarà ripristinata anche con l’aiuto di 133 cipressi 1+3+3=7.


 14.07.08 SMS a Simonetta
Porta le collane a reinfilare il prima possibile e di che sono urgenti.
Le partorienti siamo io, te e Rossella, per quello ti chiedo le collane… (meditazione del Lazzaretto)


14.07.08 SMS a Rossella
Arrivano segnali forti e chiari, l’energia del Lazzaretto si è risvegliata in maniera prepotente, la Madonna del Rio ha mandato 399 ancelle a presidiare i cipressi, tre per ogni cipresso. Si sta delineando il compito importante per me, te e Simonetta con le nostre 3 collane caricate di amore e luce con il cristallo di Orchidea, domani ti invio tutto il materiale che abbiamo ricevuto e l’Achua della Rosa, pronuncerai sabato il tuo si, DEVI fare un disegno e lo devi portare sabato per la meditazione con Orchidea, ci verranno date altre indicazioni. Bacio grande.

14.07.08  SMS di Rossella
Ciao Carla, scusami per il silenzio, in questo momento è come se non avessi parole. Sto bene, sento che è un momento decisivo, si è aperto qualcosa che non so ancora come chiamare. Ti chiamo presto e mi dirai anche di te. Ti abbraccio forte.


14.07.08 SMS a Rossella
Sono successe cose forti qua al Lazzaretto lo scorso fine settimana. Ti Abbraccio forte, restiamo connesse è un momento cruciale


14.07.08 SMS di Gaia
E’ bellissima la storia delle collane. Mano a mano si aggiunge magia…e musica maestro! Love sempre



05.10.08 Durante una pausa al Convegno di Maguzzano, Rossella passeggiava nel piazzale dell’Abbazia ed è stata chiamata da una voce che le diceva di entrare in Chiesa. Seguendo questo richiamo Rossella è entrata nella Chiesa dell’Abbazia dove ha avuto un’esperienza Mistica e la Madre le ha parlato:
“Tu mi disegnerai in tutte le mie forme!”


06.10.08 Questa mattina io e Rossella abbiamo accompagnato Gianmarco alla Madonna del Rio. La madre ha parlato nuovamente a Rossella dicendole: “Qua, io ero la Madre Nascosta”



ORA, la Donna del Lago


Voglio raccontarvi ancora qualcosa di me, qualcosa di molto personale...il giorno in cui lo Spirito mi ha letteralmente "fulminata":  L'amore vince tutto...un viaggio attraverso l'Inferno

domenica 14 novembre 2010

Le linee che collegano luoghi antichi e luoghi sacri

La funzione delle Ley Lines (Linee di Forza) si presuppone sia quella
di concentrare e riorientare le energie potenti della terra
per permettere alle persone di vivere nella prosperità.

Questo è il lavoro svolto sul Lago di Garda fino a novembre 2009

Ho deciso di svelarti senza riserve il mio più grande segreto...

sabato 6 novembre 2010

Le emozioni come frequenze e vibrazioni

Immaginiamo il nostro universo come una grande radio in grado di codificare tutte le frequenze esistenti. Le bande di frequenza possono essere paragonate alle dimensioni, tutte esistono contemporaneamente eppure noi siamo in grado di sintonizzarci solamente su una alla volta. Non solo, ogni banda ha una sua frequenza o vibrazione. Le emozioni come frequenze portanti per identificare le dimensioni, possono essere classificate nel modo seguente; vengono chiamate anche EMOZIONI CHIAVE poiché una volta identificate è facile capire in quale dimensione ci troviamo:

Odio                                              = 1° dimensione
Vendetta                                        = 2° dimensione
Paura/Aggressività/Malattia           = 3° dimensione
Bene/Male                                     = 4° dimensione
Assenza di giudizio/Amore incond. = 5° dimensione
Passaggio dall’IO al NOI                 = 6° dimensione
Ritorno all’UNO                              = 7° dimensione


Le prime 4 rappresentano la dimensione umana nella quale normalmente gli uomini rimangono intrappolati oscillando alternativamente dall’una all’altra e sono circoscritte dallo spazio e dal tempo; viaggiano in maniera lineare identificandosi in passato/presente/futuro (potremmo anche identificarle con vita/morte/rinascita).




Dalla 5° dimensione e oltre si annulla lo spazio ed il tempo per cui, vibrando in quella frequenza, si può avere anche la percezione di altre vite (passate o future) pur mantenendo la coscienza della propria vita attuale, è lo stato di coscienza che viviamo normalmente quando siamo fra la veglia e il sonno.

La quinta dimensione
dà all’uomo la libertà di svincolarsi dalla traiettoria fissata dalle proprie scelte per vivere le infinite vite possibili.

La CHIAVE per uscire dalla trappola di 4° dimensione è quella di SCEGLIERE consapevolmente di rimanere sintonizzati sulla frequenza dell’amore incondizionato (senza giudizio=5° dimensione).
Questa scelta crea un PONTE che permette anche ad altre persone che ancora vivono nella polarità (IO/separazione) di andare oltre nell’esperienza umana e di accedere ad un piano di coscienza superiore ovvero di percepire la propria anima (NOI/unità) sentendosi parte di qualcosa di più grande; questo tipo di lavoro “àncora” l’anima nel corpo fisico e crea un passaggio/canale di luce verso le dimensioni superiori.
Andando ancora oltre nell’esperienza possiamo arrivare ad avere la percezione del nostro Spirito (UNO/Corpo di Luce) in 7° dimensione dove siamo UNO con il Creatore e tutto Ciò che E’.
In quest’ottica il corpo fisico è definito “vascello terrestre” ossia il mezzo con cui la nostra anima o il nostro Spirito si muovono nella materia, averne la consapevolezza non è cosa da poco. Entrando in 5° dimensione e permettendo all’anima di ancorarsi nel corpo fisico si crea nel corpo stesso un cambio di polarità: si permette all’anima e non più all’ego di prendere il comando del vascello terrestre, l’ego non viene annientato (poiché per vivere in 3° e 4° dimensione è assolutamente necessario averlo ancora) ma posto al servizio dell’anima; in questo modo stiamo rispondendo correttamente al nostro progetto Divino.

La grande Unione Cosmica del Cielo con la Terra

In questo specialissimo tempo terrestre stiamo facendo il viaggio di ritorno verso “casa” insieme alla nostra amata terra. La terra, come l’uomo ha bisogno di ancorare l’anima nel corpo fisico essendo anch’essa un organismo vivente. Si parla infatti anche di chakra della terra: sono luoghi energetici molto potenti e sono identificati in questo modo:

1° CHAKRA PLANETARIO Monte Sinai (Egitto)

2° CHAKRA PLANETARIO Amazzonia brasiliana (Brasile)

3° CHAKRA PLANETARIO Monte Kilimangiaro (Africa)

4° CHAKRA PLANETARIO Haleakala, Maui (Hawai)

5° CHAKRA PLANETARIO Monte Shasta (California USA)

6° CHAKRA PLANETARIO Himalaya (Tibet)

7° CHAKRA PLANETARIO Monte Fuji (Giappone)

Maggiori informazioni *

Sulla terra, oltre ai chakra, esistono anche molti altri canali attraverso cui può scorrere la luce per elevare la vibrazione della terra e degli uomini che vivono o transitano su di essa e sono i luoghi delle apparizioni Mariane. Sembra però che tutto questo ancora non sia sufficiente per cui stanno arrivando indicazioni, alle persone ricettive, per la riattivazione ed il collegamento (ley lines) dei punti energetici del nostro pianeta al fine di permettere la grande Unione Cosmica del Cielo con la Terra.
La preghiera e i rituali sono dei potenti mezzi per l’apertura di questi canali sia negli uomini che sul nostro pianeta, anche la PMT si è rivelata sotto questo aspetto uno strumento molto efficace in particolare l'EVM.
Quando mi sentirete parlare di riattivazione dei luoghi energetici o apertura dei Portali, è di questo che sto parlando.



I luoghi che "chiamano"  la riattivazione sono generalmente luoghi dove c'è stata molta sofferenza o dove c'è dell'energia imprigionata che non riesce a liberarsi; chiamo questo lavoro "Aperture di Portali". Si tratta di punti di connessione con le energie superiori, in pratica si crea un "ponte" nel luogo trattato con la 7° dimensione. Questi luoghi sono peraltro dei punti energetici molto potenti, che una volta ri-attivati diffondono tale energia nell'ambiente circostante aiutando chiunque vi abiti o vi transiti.
Attraversa il ponte de "Le emozioni come frequenze e vibrazioni"

www.stazioneceleste.it
multidimension - mappa della sezione - processo di integrazione mappa - integrazione del corpo planetario

giovedì 4 novembre 2010

Il mistero e la magia dei luoghi che conosco da sempre

                              Salò (Lago di Garda)
Mi chiamo Carla G. e vivo a Salò, sul Lago di Garda.

Tengo molto ai miei due nomi (Carla Giovanna) perché appartenevano ai miei due nonni e mi riportano alle mie radici; a questo proposito mi piace ricordare il libro di B. Hellinger “Senza radici non si vola”, e io ne ho un paio di ali, si chiamano Michele ed Elena, e sono i miei figli.
Nutro una grande passione per la terra in cui sono nata, in cui vivo e lavoro, ovvero il Lago di Garda. Il mistero e la magia dei luoghi che conosco da sempre, mi sono stati offerti in una luce completamente nuova, negli ultimi anni, luce che me lo ha fatto riscoprire.
Segni, “coincidenze” e simboli mi stanno guidando attraverso territori inesplorati, ma in qualche modo già conosciuti dalla mia anima.

Amo immaginare la mia vita come un viaggio

che mi porterà, alla fine, ad incontrare me stessa nella mia Essenza più Pura; ho riconosciuto l’inizio di questo mio viaggio nel momento in cui feci la richiesta di guarigione personale in un luogo, energeticamente parlando, speciale: La Madonna del Rio a Salò (primo luogo riattivato).
A quell’epoca ero pressoché inconsapevole di ciò che significava ripristinare la connessione energetica di un luogo, ma tutto si è svolto in modo molto naturale, come chissà quante volte è successo a molte altre persone in momenti particolari della loro vita, affidandosi ad una preghiera, un canto, un pensiero puro nel cuore rivolto alla Luce.
In quella particolare fase che stavo attraversando, qualcosa non funzionava nel verso giusto, e, nonostante il costante lavoro terapeutico a cui mi ero sottoposta per anni, lo schema continuava a riproporsi pressoché identico tutte le volte.
Il problema sembrava essere il mio rapporto con gli uomini e mi chiedevo: possibile che sulla mia strada incontri solo uomini che, per un verso o per l’altro, non si vogliono impegnare in nessun modo con me, o se lo vogliono finiscono col trattarmi come io fossi una loro “proprietà”?
Ci doveva essere per forza qualcosa che non andava in me poiché negli anni avevo imparato che ciò che si manifesta al di fuori di noi è soltanto lo specchio di ciò che esiste dentro di noi…
La preghiera che rivolsi quel giorno alla Madonna del Rio riguardava la guarigione del mio “femminile”, lungo tutto il mio albero genealogico, quindi una guarigione profonda che riguardava me, ma anche, di riflesso (ancora però non lo sapevo), tutte le donne che, come me, ripetevano ciclicamente lo stesso schema.
Era l’8 dicembre 2006, il giorno dell’Immacolata Concezione, quale giorno migliore per accogliere una preghiera di guarigione del femminile?
Il luogo designato per l’occasione fu il primo “Portale” ri-attivato e si chiama il “Portale della Madre Nascosta”. Da quel luogo scende un’energia sottile molto potente, dolce ed accogliente come quella di una madre per i propri figli; chiunque vi si rechi può sentire la pace ed il senso di connessione con lo Spirito che si è ripristinato quel giorno. Pregando ai piedi della cascata si è immersi in una bolla al di fuori del tempo e dello spazio, un piccolo angolo di natura incontaminato che ci fa sentire in tutte le cellule la presenza del Divino attorno e dentro di noi.

Il viaggio comincia
a metà strada fra realtà e fantasia
là dove i mondi si incontrano...

...il motivo di questo mio “narrare” ha origine in un tempo lontano, un tempo di una mia precedente vita in cui ero una “Sacerdotessa”. In quella mia esistenza feci una scelta importante: decisi volontariamente di rinunciare al mio potere per amore di un uomo, che non accolse il “dono” che gli stavo porgendo. Da allora la mia anima antica, vita dopo vita, mi ha chiesto di essere liberata. Quel “potere” a cui avevo rinunciato avrei, però, dovuto desiderarlo con tutta me stessa, in una ri-connessione profonda di corpo-mente-spirito. Solamente in questo modo l’ ”incantesimo” si sarebbe potuto sciogliere.
Le Sacerdotesse in epoca Celtica erano il corrispondente femminile del Druido, vivevano isolate, nel cuore dei boschi, in luoghi selvaggi, presso le fonti, immerse nell’umido muschio. Spesso le si poteva scorgere danzare in cerchio in una radura, vestite di bianco, e per questo motivo venivano anche chiamate “le bianche signore” che detenevano segreti terapeutici legati alla loro profonda conoscenza del Regno Vegetale.
Mano a mano che mi avvicino a questo antico passato si risveglia in me l’antico sapere, ma la cosa meravigliosa è che questo non accade in solitudine, bensì assieme ad un gruppo di anime sorelle. Ognuna di noi ricorda un pezzetto indispensabile a ricostruire, come in un puzzle, la storia.
In realtà i ricordi legati all’epoca Celtica sono soltanto una parte di ciò che piano piano sta riemergendo, e le reminescenze più lontane risalgono alla mitica terra Atlantidea, e più precisamente al giorno in cui la mia terra sprofondò portando con sé, nelle profondità degli abissi, in un istante, tutti i miei amici più cari.
La mia vita mi fu risparmiata, ma nulla fu come prima.

Credo, però, che sia bene andare per ordine, ritornando al presente, per raccontarvi la mia storia.
Inizierò dal maggio 2007 quando diventai operatrice PMT, dopo che già da tempo utilizzavo l’Acqua Diamante.
Fu amore a prima vista. Un amore che non è mai venuto meno, fino ad ora.
Continua il viaggio di "ritorno a casa" con la grande Unione Cosmica del Cielo con la Terra.

giovedì 21 ottobre 2010

Costruisco un rapporto d'amore con la terra che mi ospita

CIAO  BENVENUTA E BENVENUTO NEL MIO PERSONALE SPAZIO 
DEL BLOG "IL CUSTODE DEL FUOCO" 

E' una casualità che proprio oggi abbia deciso di dare vita pubblica alle mie ricerche sulle energie dei luoghi del Garda, in particolare del territorio di Salò, ma non lo è poi così tanto se mi soffermo un attimo a riflettere.
In primo luogo la data 20.10.2010, già di per sè un portale d'accesso ad altre dimensioni, ad altri luoghi che esistono su di un piano non prettamente materiale.
In secondo luogo oggi è l'anniversario di matrimonio dei miei genitori, ai quali dedico tutte le mie ricerche, per il solo fatto di avermi dato la vita.


La mia storia inizia con il loro matrimonio il 20 ottobre 1962, il pranzo di nozze si è svolto alla "Conca d'Oro" proprio nel cuore di Salò, in questa stessa ora, proprio mentre io vi sto scrivendo, 48 anni fa loro suggellavano il loro amore rendendo partecipi amici e parenti.


Salò, Conca d'Oro

Ovviamente io non c'ero ancora e nemmeno ero in viaggio, almeno per un'altro paio d'anni, ma quel giorno li ho proprio scelti per essere i miei genitori e per poter essere qua oggi a raccontarvi ciò che la vita mi chiede di condividere a proposito dei luoghi in cui vivo e sono nata: Salò e il lago di Garda.
Piano piano vi farò entrare in un mondo che mi si è svelato a tratti in maniera improvvisa e inaspettata e a tratti come per gioco.
                                                                                                                            
Non è facile per me mettermi a nudo raccontandovi queste cose che potrebbero, ad una lettura superficiale, apparire ridicole o frutto della mia fantasia, ma ho deciso che è arrivato il momento.
Già un paio d'anni fa ci avevo provato, raccogliendo i miei scritti in un libretto chiamato proprio "I Portali del Garda". Volevo pubblicarlo, ma romanzandolo un po', per cammuffare alcuni particolari, forse troppo intimi, per essere divulgati al pubblico. Risultato, ho distribuito qualche copia del mio libretto ad amici che si occupano di energie, giusto per avere quel briciolo di comprensione ed essere certa che non ero uscita completamente di senno, ma è li fermo da due anni e non troverò mai il tempo per trasformarlo in un romanzo, forse neppure lo voglio.
Ho deciso che scriverò a ruota libera su questo blog e magari fra di voi troverò qualche altro appassionato di questo argomento magico e misterioso.