martedì 31 luglio 2012

Plenilunio del 2 agosto 2012 - La Luna del Miele Selvatico


è un post che ho scritto dopo lo scorso plenilunio


Per ritornare all'origine è necessario "cadere", la strada che porta alla propria sorgente non è una strada diritta, tutto ciò che viene costruito attraverso un percorso lineare  è costruito su basi poco solide.

Il naturale movimento dell'Universo è una danza armonica 
il cui movimento può essere così riassunto: 
un passo avanti, due passi indietro, tre passi avanti

Fare due passi indietro significa ricevere in dono dall'Universo la possibilità di avanzare nel proprio cammino, significa avere la forza propulsiva necessaria per il cambiamento che ci farà avanzare di un passo (tre passi avanti). Tutto in natura muore prima di rinascere a vita nuova trasformato, il seme per dar vita alla pianta muore...il bruco per trasformarsi in farfalla muore...nulla rimane mai immutato per sempre.



Agire l'energia di questa potente Luna Piena significa esprimere la propria metamoforfosi, sentire che qualcosa in te è cambiato per sempre, maschio o femmina non ha importanza. Il processo ha luogo  semplicemente attraverso il tuo dire SI al cambiamento, attraverso un semplice esercizio rituale che potrai fare da solo/a durante il plenilunio di notte al chiarore della luna.


Il rituale richiama la memoria ancestrale   
della nostra parte spirituale, 

è necessario per suggellare un evento
per portare la manifestazione nella materia,
ha lo scopo di portare consapevolezza sull'azione che stiamo facendo, 

ed è il punto di incontro fra materia e Spirito
è proprio il punto in cui accadono i miracoli

Il movimento di metamorfosi è un movimento di natura totalmente femminile: 
attesa e gioia (rappresentati dal colore verde e viola)

Il Rito del Miele Selvatico
da fare in uno dei 3 giorni del plenilunio 1-2-3 agosto

Scegli un luogo in natura dentro il bosco, un luogo che ti piace, che senti appartenerti, preparalo come se dovessi passarci tutta la notte per dormire, come un giaciglio, sistemalo con cura quando lo scegli durante il giorno poi recati a mezzanotte nel posto scelto camminando al buio con la luna piena. 
Puoi scegliere anche di  farti accompagnare ed aspettare da qualcuno che ti attenderà e ti accoglierà alla fine del tuo rituale in luogo poco distante, ma comunque lontano dalla vista del tuo giaciglio. 
Lo puoi fare anche in coppia se vuoi, ma ognuno lo farà singolarmente, vicini ma lontani nello stesso tempo, come le colonne di un tempio Sacro.


Quando a mezzanotte sarai dentro al bosco nel tuo giaciglio (puoi portare con te un materassino per sederti o sdraiarti) inizia a respirare lentamente, inspira ed espira tenendo gli occhi aperti guardando la Luna, ora tu sei dentro la Luna, sei ombra ed il sole ti illumina completamente, osservati con i suoi occhi mentre sei nel tuo giaciglio, guarda il sole dal punto di vista lunare, guarda la terra dal punto di vista lunare, guarda te stesso/a con gli occhi della luna mentre sei nel tuo giaciglio, guardati...occhi negli occhi...e dentro il riflesso dei tuoi occhi arriverà in dono  il tuo messaggio personale.
Accogli il messaggio...una parola, un'immagine, una canzone, una melodia, una frase da scrivere (porta con te carta e penna per ogni evenienza oppure un piccolo registratore da usare come promemoria)...lascia spazio alla tua fantasia, in questo spazio tutto è possibile, volare, vivere sott'acqua, incontrare altri esseri...lascia emergere qualsiasi cosa affiori senza giudizio e conservane il ricordo dentro di te.
Se non accade nulla va bene lo stesso, la visione ti arriverà comunque il giorno seguente o i giorni successivi in un momento inaspettato, quando non ci pensi minimanente, quando te ne sarai dimenticato/a e tu la riconoscerai perchè ti appartiene profondamente.

Il mio personale ringraziamento alla Madre per tutto ciò che da qualche anno a questa parte mi ha dato modo di condividere con voi e ringrazio ognuno di voi personalmente perchè state compiendo insieme a me un cammino personale molto importante.


Madonna del Rio - Salò 
 Il luogo che io chiamo la Madre



Il luogo nel quale nel 2006 è iniziata la mia trasformazione. 
E' da allora che l'energia della Madre guida i miei passi. 

La cascata della Madonna del Rio è collocata in una piccola forra, entrandoci si ha la sensazione di ritornare nel grembo. La cascata (circa 30 metri) scorre all'interno di un canale che io chiamo l'utero della Madre. Entrando con i piedi nell'acqua della polla che si forma ai piedi della cascata e guardando verso l'alto si vede chiaramente quanto cerco di descrivere ora: vedo una grande Madre che sta partorendo, lei è accovacciata sulle ginocchia con le gambe aperte e le mani sulle ginocchia (osservando bene si vedono chiaramente le dita delle mani ricoperte di muschio sia a destra che a sinistra), il canale dove scorre l'acqua è il suo utero completamente aperto a donare la vita, l'acqua che scorre è vita che fluisce. 


Nelle tribù degli indiani d'america quando una donna doveva partorire, poco prima dell'evento veniva mandata da sola nel bosco. Dentro al bosco doveva intonare la musica del neonato che stava per nascere. Una volta percepita e cantata la canzone ritornava alla tribù e la insegnava a tutti gli altri. 

Quando il bambino o la bambina nascevano 
tutta la tribù riunita lo/la accoglieva intonando la sua canzone.


Quando poi il bambino o la bambina prima, e il ragazzo o la ragazza adolescenti poi, combinavano qualcosa per cui noi oggi daremmo una punizione, la tribù si riuniva, poneva il ragazzo o la ragazza al centro e gli cantava di nuovo la sua melodia, riallineando anima corpo e spirito del ragazzo/a al suo proprio sentiero di nascita. 



Nessun commento:

Posta un commento